Il matrimonio di Nicholas e Elisa a Milano, Milano
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N&E
07 Set, 2018Il racconto del nostro matrimonio
Ci siamo svegliati tutti e tre insieme, e finalmente cominciavamo a sentire l’adrenalina salire per quell’importante giorno che abbiamo aspettato a lungo e che sembrava sempre così lontano. Le prime ore le abbiamo passate insieme. Mentre il barbiere di Nicholas gli sistemava barba e capelli, io facevo il bagno a Naike. Dopo una doccia, salutavo le mie vite.”Quindi ci vediamo sull’altare?” “Sì.” Scendevo dalla mia estetista, Francesca, che mi ha dato tutta la tranquillità del mondo, mentre mi truccava come solo lei sa fare. Verso la fine del trucco, è arrivata mamma accompagnata da Mauro e Gianni, i nostri fotografi per le foto di rito durante il trucco. Dopodiché, siamo andati a casa dei miei dove mi aspettavano Alice, una delle mie testimoni, con suo marito e Sara, la mia parrucchiera. Ho passato un’oretta a smangiucchiare, fare foto a caso, mentre Sara acconciava Alice. Andrea era stato mandato in missione a ritirare i miei bouquet. La sensazione che avevo era quasi come se non dovessi sposarmi per davvero. O forse come se non dovessi sposarmi io. Finita Alice, toccava a me. Mentre Sara mi metteva le mani tra i capelli, arrivava Maddi, l’altra testimone con Leo e Andrea tornava dalla sua missione.Mentre ero a fare i capelli, Leo e Andrea venivano mandati da Nicholas per andare a ritirare le wedding bags da mettere sulle panche della chiesa, vedevo Alice e Maddi prepararsi. Le mie bellissime testimoni.Cominciavo a sentirmi nervosa, erano quasi le 14 e ancora i capelli non erano pronti e mancavano ancora tutte le foto dei preparativi. Eppure alla fine alle 15 ero già pronta e l’ultima mezz’ora non passava più. Ora ero davvero agitata. Naike avrà fatto impazzire Nicholas? I suoi amici lo avranno aiutato? Nicholas sarà nervoso? Sarà in orario? A un certo punto sento provenire da fuori una musica... mi affaccio al balcone e vedo un furgoncino Wolks Wagen anni 60. Eccola la sopresa tanto annunciata da Nicholas: la mia carrozza era uno splendito pullmino vintage. Capisco quindi che è l’ora. Dico a mio padre di andare. Saliamo aiutati da Giacomo di The Wanderbus. Come sarei mai potuta entrare in in’auto normale con quel vestito? Arriviamo in chiesa e ormai mi sentivo bene, emozionata, ma c’eravamo. La chiesa di quando ero bambina, che è una chiesa moderna, nuda e spoglia, era diventata bellissima. La marcia con papà è stata una corsa nella navata centrale, era evidente che fosse molto emozionato anche lui. Uno dopo l’altro, specialmente alla mia sinistra, sfilavano i visi che avevano segnato tutta la mia vita.A destra, c’era Naike, stupenda nel suo abito da principessa. Di fronte a me, l’uomo della mia vita. Ci siamo scambiati delle promesse commosse, ma certe e decise. E poi, da lì la giornata è volata. Il ricevimento è stato all’Agriturismo Vignarello che ha gestito bene l’evento. Il cibo era buono, la cornice meravigliosa, il vino scendeva bene, gli ospiti sembravano divertiti e spensierati. In un baleno è arrivato il momento del taglio della torta. Non appena l’ho vista arrivare, ho capito che la realtà a volte supera l’immaginazione: la torta di Francesca (Il dolce mondo di Francy) era perfetta, buonissima e bellissima. È stato uno dei momenti più magici di tutta la giornata. Non potevo immaginare questo giorno in maniera migliore.
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