Il matrimonio di Giulio e Greta a Mel, Belluno
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G&G
22 Ott, 2016Il racconto del nostro matrimonio
Abbiamo iniziato a pianificare il nostro matrimonio un anno esatto prima della data. Dopo aver scelto, con grande facilità, quasi al primo colpo direi, la location dei nostri sogni, abbiamo optato per una ceimonia laica, con pochi invitati preferendo avere vicino i nostri amici più cari piuttosto che i parenti che mai vediamo o sentiamo. Questo ha portato ad avere una forte maggioranza di nostri coetanei e ci ha incoraggiati a scegliere un tema audace, cioè, abbiamo lanciato la provocazione di vestirci tutti, sposi e invitati, nello stile steampunk (potete cercare su Google per capire cosa sia). Non era obbligatorio, ma quasi tutti hanno aderito con entusiasmo, anche perchè così tutti si sono potuti divertire nello scegliersi un abito originale e divenire parte attiva dell'organizzazione della giornata.
Per la particolarità del tema io, sposa, ho preparato il modello e mi sono cucita il mio abito, avendone le competenze, in questo modo, ho potuto veramente realizzare il vestito dei miei sogni, con l'enorme soddisfazione di riuscire ad esprimere il mio carattere fin nei minimi particolari. Non era un vestito bianco né sfarzoso, ma stile '800 in seta bordeaux con cappellino e ombrellino, a cui ovviamente ho aggiunto tutti i dettagli del caso (per essere "steampunk").Per lui invece, abbiamo optato per un abito acquistato, in quanto più semplice da assemblare: pantaloni vita alta, stivaletti con ghette, giacca gotica e immancabili bretelle. L'ovvio cilindro, la pipa e i baffi impomatati hanno completato il look. Infine abbiamo ricevuto in dono dalla nonnina: un orologio da taschino d'oro di famiglia, è stata una grande emozione questo passaggio generazionale.
Continua a leggere »Non abbiamo preso fiori perchè la location, un autentico castello, ne aveva più che sufficienza, non servivano ulteriori accessori per abbellire o decorare (ma è stata anche una mia scelta etica non piacendomi i fiori recisi importati dai paesi extra UE e preferendo perfino un bouquet fatto con materiali riciclati, nello specifico fili di rame e lattine della birra). Per le tavolate abbiamo scelto dei centritavola fatti con vecchi libri piegati (se vi piacciono i lavoretti manuali sono divertenti da fare: cercate su Pinterest "Folded Books"!) e altri oggetti antichi, come lucerne, ferri da stiro ecc.
Un'altra idea che abbiamo messo in atto, è stata di rovesciare la classica scaletta: abbiamo iniziato con il pranzo e posticipato il momento delle nozze, in modo che gli invitati non dovessero aspettare ore e ore prima di sedersi a tavola (chi, ai matrimoni convenzionali, si è mai seduto prima delle 15:00?). Questo è stato bello perché ci ha permesso di saltare la fase "ricevimento" che, abbiamo invece spostato nella serata trasformandolo in apericena, seguito dalla festa con musica e balli sfrenati fino quasi all'alba. Certo, abbiamo tentato di fare attenzione a non sporcarci i vestiti durante il banchetto, missione compiuta!
La cerimonia è stata emozionante più di tutto, il sindaco è stato meraviglioso, ha scelto dei brani molto poetici e non si è ridotto alla mera lettura degli articoli e firme. Abbiamo anche aggiunto una cerimonia tutta nostra, che abbiamo ereditato dalla tradizione zigana, ovvero la rottura del vaso: i due sposi fanno cadere un vaso (in terracotta) e il numero di pezzi che si vanno a creare indica il numero di anni nei quali la coppia è destinata a durare: beh, noi mi sa che siamo apposto fino ai cento anni!
Dal momento che il vestito l'ho cucito in casa, Giulio è stato il mio principale consulente e gliene sono davvero grata, ha saputo consigliarmi dettagli che un'amica non mi avrebbe detto, per quanto amica. Idem per il suo vestito, lo abbiamo scelto assieme. Per questo non c'è stata la famosa "sorpresa" nel vederci negli abiti di nozze, ma vi assicuro che l'emozione è stata forte lo stesso: da casa nostra al luogo di ritrovo con tutti gli amici (da cui si sarebbe partiti per il castello) ci siamo mossi con la nostra vespa d'epoca (senza casco, sperando di non "beccare" i vigili e considerando che erano poche centinaia di metri in una strada deserta): salire con una gonna a cerchi su una vespa, all'amazzone, è un'esperienza da fare una volta nella vita! Che risate!
Gli invitati che sono accorsi da più lontano sono stati mia sorella e la sua famiglia, dal Texas. Lei è stata, neanche a dirlo, la mia unica e preziosissima testimone! Non so cosa farei se non avessi una sorella così cara, ed è stato naturale e ovvio che fosse lei il mio braccio destro fino all'altare. Tecnicamente all'altare siamo arrivati io e il mio fidanzato, non abbiamo voluto che ci fosse altri ad accompagnarci perché riteniamo che sia nostra la scelta di darci l'uno all'altra: il percorso va fatto insieme, compresa la navata (che nel nostro caso erano pochi metri in una chiesetta sconsacrata).
Gli anelli che abbiamo scelto sono stati, anche loro, originali. Io faccio un lavoro particolare, per cui, non posso tenere un anello d'oro per i rischi sul lavoro. Ho optato, quindi, per un anello in silicone con Swarovski (che invece posso indossare), mentre lui, che malsopporta gli anelli rigidi, ne ha preso uno in maglia di acciaio, flessibile e... beh, originale.
Un ringraziamento enorme va al suo testimone che è stato entusiasta del tema e si è fatto in quattro per aiutarci anche nelle cose pratiche, dalla prima all'ultima. Tutti i nostri amici ci hanno trasmesso un calore senza il quale il nostro matrimonio sarebbe stato incompleto, quindi, anche a tutti loro dobbiamo un forte abbraccio e non per ultimo viene lo staff della location che abbiamo scelto (nella quale abbiamo fatto tutto, dal brindisi iniziale alla cerimonia, banchetto, foto, giochi, danze e infine meritato sonno), professionali, simpatici, sensibili, giovani e dinamici.
Auguro a tutte le coppie di vivere un giorno così bello e perfetto: non c'è pioggia che possa rovinare il clima di felicità, non ci sono imprevisti che non possano essere superati con una risata, soprattutto non c'è niente che possa cambiare il fatto che non è un modo di dire: il giorno in cui si sposa la persona che si ama di più al mondo è uno dei giorni più belli della propria vita.
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