Il matrimonio di Federica e Enrico a Venezia, Venezia
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F&E
18 Gen, 2014Il racconto del nostro matrimonio
Tutto inizia in una fredda e piovosa mattina di gennaio quando alle 6 del mattino la truccatrice arriva a casa per truccarmi e realizzare l'acconciatura. Non sono per nulla agitata e lei riesce a fare il suo lavoro fino alle 9. In casa c'è il subbuglio, papà cerca la cintura, mio fratello le scarpe e io, che dovrei pensare a vestirmi mi preoccupo di vestire i maschi di casa mentre la mamma si sta facendo truccare. Sono le 10.30 arriva il mio testimone e si stupisce perchè non sia ancora pronta... La mamma mi aiuta ad indossare l'abito e...ta dan! Detto, fatto. Neanche uno sguardo alla sua bimba che papà s'è già commosso e a stento trattiene le lacrime. Consegno al testimone il bouquet da dare allo sposo (in modo che lui poi lo riconsegni a me fuori al comune) e do a mio fratello le spille da consegnare agli uomini della famiglia: lo sposo, i testimoni i due papà, i due fratelli.
Loro si avviano e io, mamma e papà entriamo velocemente in macchina per non inzupparci, riparandoci sotto i nostri ombrelli bianchi.
Continua a leggere »Dopo un tempo che ci è sembrato un'eternità, il mio testimone ci chiama: lui e mio fratello hanno consegnato spille e bouquet. La sposa può arrivare!
Fuori dal municipio ci attendono amici e parenti e l'emozione è grandissima, lui mi consegna il bouquet e io non posso far altro che constatare che il mio futuro marito sta proprio bene col cappello ed il mantello, un principe delle favole! Tutti ci salutano ed entrano nella grande sala, sposo compreso. Io e papà possiamo fare il nostro ingresso. Ci fermiamo sulla porta in attesa della marcia nuziale...che non parte! Tutti ci guardano quindi non possiamo far altro che entrare senza musica e arrivare davanti all'ufficiale comunale. Mio papà stringe la mano allo sposo dicendo “Te la consegno, mi raccomando genero!”.
L'ufficiale del comune legge gli articoli e ci indica diritti e doveri. Nessun frivolo discorso e per questo le sono grata. Lo scambio degli anelli, le firme, il bacio e via a salutare tutti!
Che bello vederli sorridenti e emozionati, una gioia immensa per noi sposi!
Dopo i vari baci la foto di gruppo e qualche foto con amici e parenti stretti e tutti si danno alla fuga verso il ristorante. Restiamo solo noi sposi e la “fotografa” incaricata per l'occasione, la sorella dello sposo.
Il centro di Mestre, checché se ne dica, ha un suo fascino e abbiamo deciso di far le foto proprio lì, nel luogo che abito da quasi 10 anni e che mi piace un sacco. E poi c'è Venezia a un passo!
In questa stagione c'è rischio di acqua alta quindi non abbiamo optato per il servizio fotografico in laguna ma devo dire che il risultato delle foto è comunque ottimo. Ogni amico e parente ne ha fatte quindi sarà un bel lavoro scegliere le più belle!
Finito il mini-servizio andiamo a prendere la macchina e ci rendiamo conto che nessuno di noi ha la patente con sé. Tutti sono andati verso il ristorante e nessuno ci ha pensato! Abbiamo rischiato molto che ci fermassero e facessero la multa proprio alla macchina degli sposi!
Ma infine arriviamo sani e salvi alla trattoria dove gli invitati ci stanno preparando l'accoglienza e per questo ci lasciano sotto la pioggia per mezz'ora! Gli ombrelli bianchi sono stati proprio una bella idea!
Ci accolgono gioiosi e scherzosi e tutti insieme ci ritroviamo davanti al buffet, si scherza, si mangia, si beve e ci si diverte.
Si va avanti per molte ore e finita la giornata dispiace un po' dover salutare tutti. Prendiamo la macchina e ci concediamo una serata alle terme per rilassarci dalla giornata. Dormiamo in b&b e l'indomani torniamo a casa.
Data la mancanza di fondi da parte delle rispettive famiglie, abbiamo dovuto fare tutto in economia sostenendo noi sposi tutte le spese. Abbiamo dovuto rinunciare al servizio fotografico fatto dal fotografo professionista, ai fiori sulla macchina e al municipio, al pranzo al ristorante con servizio ai tavoli e ad altre cose più costose. Le bomboniere ce le siamo fatte in casa spendendo il minimo indispensabile, la musica ce l'ha regalata un amico che suona in una jazz band amatoriale e non abbiamo fatto il viaggio di nozze (e mai lo faremo).
Ma nonostante queste “mancanze” è stata una giornata splendida e se potessi la rivivrei subito!
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