Sono un fotografo professionista dallo stile fotorealista, declino il mio talento in reportage d’immagini: dai matrimoni, alle foto artistico-concettuali che espongo nel mondo, fino alla montagna, la mia antica passione che immortalo ufficialmente per divulgarne il patrimonio.
Il colpo di fulmine mi ha colpito durante la luna di miele: correva il 2003 e tra i regali di nozze c’era una piccola compatta digitale. È stato un amore a prima vista, ripensando a quando lavoravo come perito chimico e non immaginavo che di lì a pochi anni sarei diventato un fotografo professionista, esponendo in prestigiose esibizioni internazionali d’arte e ricevendo premi e riconoscimenti. È andata così: fatto il primo scatto, non ho più smesso e le riviste (e i siti e i forum e i gruppi) di fotografia sono diventati il mio pane quotidiano. Originario di Bolzano, cresciuto a Trento e trasferito in provincia di Venezia, ho iniziato catturando i paesaggi montani e i macro di fiori e insetti, trasportato dalla passione per la montagna e la natura che nutro fin da quando ero bambino. Nel 2005 è arrivata la prima Reflex e per dimostrare (a me stesso e alla mia dolce metà) le serie intenzioni con la fotografia, smetto di fumare. Vinco la sfida, alimento la passione, gli amici la notano e me ne chiedono una fetta, proponendomi di realizzare i rispettivi album di nozze. Il resto è la storia di quel salto che mi ha cambiato la vita, trasformando la passione in una professione: siamo nel 2008, ho 30 anni, l’età giusta per lasciare il lavoro, concedermi un periodo di formazione alla scuola di fotografia Roma Graffiti e poi cimentarmi nella nuova professione. In principio mi dedico ai matrimoni: apro un'agenzia multi servizi con una realtà locale, perfeziono sul campo l’arte della fotografia, della post produzione e della stampa, frequento le fiere, allargo le competenze nel settore e mi aggiudico diversi premi ai contest organizzati da WPJA e AGWPJA, due tra le più prestigiose associazioni internazionali di fotografia di matrimonio. Finché, nel 2013, apro il sito e mi metto in proprio. Nel frattempo coltivo (con successo) la fotografia artistica-concettuale - tra il 2015 e il 2016 espongo alla Biennale di Roma e all’Artexepo di Barcellona, tanto per citare qualche piazza - e continuo a immortalare la mia amata montagna, fino a diventare, nel 2018, uno dei fotografi della Fondazione Dolomites Unesco.
In quest'eclettismo espressivo, il fil rouge è il reportage, un progetto grafico di una storia che va raccontata nei suoi attimi, ora spontanei, ora guidati, talvolta creati ad hoc. Che si tratti di un album di nozze o di un singolo scatto, la fotografia è un percorso che attraverso geometrie e contrasti, spesso in bianco e nero, estrapola l’essenza, riflette gli stati d’animo e scandaglia i paesaggi a tutto tondo. Un fotorealismo che cattura l’attimo o lo crea o lo sintetizza in studio, volto a restituire immagini uniche. Ecco perché, quando si tratta di fotografare un matrimonio, io e il mio assistente arriviamo preparati e non lasciamo nulla al caso: è una cerimonia carica di aspettative differenti, perciò è fondamentale, anzitutto, conoscere bene gli sposi e i personaggi chiave - tra familiari e amici - così da non essere lo sconosciuto il giorno più importante. È importante sapere come e dove muoversi perciò lo stesso discorso vale per il tipo di rito, lo stile della cerimonia, le location, il retroterra culturale delle famiglie e tutta la gamma di imprevedibili richieste e sgraditi imprevisti. Su tutti il meteo. Va da sé che nello zaino, oltre al flash wirless per fare i miracoli quando piove, il piccolo drone per le foto aeree, la scala da 3 metri, i pali estensibili, i pannelli e altri apparecchi, infilo una buona dose di flessibilità e pazienza, un paio di occhi vigili e un altro di orecchie spalancate, un pizzico di estro e molta curiosità, così da catturare gli attimi più unici che rari. Il risultato è un fotolibro, un album come un libro scritto con le immagini, dove ogni pagina racconta un pezzo della storia visto da una luce, un’angolatura o un espressione differenti. Un album rilegato a mano dai sarti di Italian Creative Book e trasformato in elemento d’arredo da esporre in salotto. Un reportage da sfogliare e risfogliare, alla ricerca di quel dettaglio che il mio obiettivo ha colto, inquadrato e immortalato, consegnandolo all’eterna e dolce memoria.