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Luna di miele all'insegna della gastronomia: 5 destinazioni italiane tutte da gustare

Desiderate trascorrere la luna di miele in posti non troppo lontani e siete amanti della buona cucina? In questo caso è vietato uscire dai confini dell’Italia, vera e propria patria del gusto!

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Fabio Tosti Photographer

Non ci sono dubbi: l’Italia è la meta preferita dai food traveller di tutto il mondo e a confermarlo sono i diversi studi di mercato e le statistiche effettuate ogni anno. Caseifici, aziende vitivinicole, birrifici, produttori artigianali, ristoranti storici, produzioni di eccellenza, musei dei sapori, pasta fresca, sughi, ricette che riportano a una tradizione antica: se deciderete di viaggiare per l'Italia facendovi guidare dal gusto, vivrete un’esperienza unica che renderà indimenticabile la vostra luna di miele. Da nord a sud, infatti, ogni regione è caratterizzata da un prodotto tipico o da un piatto iconico della cucina locale. Pronti per costruire il vostro viaggio gourmet? In questo articolo vi proponiamo 5 mete tutte da gustare!

1. Sicilia: un mix di culture in cucina

Caratterizzata da un clima mite quasi tutto l’anno, la Sicilia è la destinazione ideale per chi vuole favorire di una cucina ricca e sostanziosa godendo delle meraviglie del mare, anche nei mesi invernali. La tradizione del cibo sull’isola si concretizza in una cultura gastronomica regionale che vanta tracce e contributi di tutte le culture che si sono insediate nel territorio negli ultimi due millenni. È per questo che, per esempio, a Trapani potrete gustare un cous cous di decisa influenza araba.

I frutti delle terre siciliane

Il clima temperato della Sicilia favorisce le coltivazioni di spezie ed erbe aromatiche quali rosmarino, origano e menta che, oltre ad arricchire i piatti tipici locali, vi avvolgeranno in un’esperienza olfattiva unica. Le terre dell’isola sono inoltre ricche di piante di arance e limoni che si contraddistinguono nel mondo per dimensioni, sapore e, quindi, ottima qualità.

Che cosa gustare?

Tra i prodotti tipici da non perdere: il cannolo, la cassata, gli iris, la granita e gli arancini, simbolo della Sicilia nel mondo. Senza tralasciare gli innumerevoli piatti di pesce che potrete gustare durante indimenticabili cene romantiche. Assaggiate anche la famosa pasta alla Norma, i gamberi rossi di Mazara del Vallo e l’intramontabile “pani câ meusa”, ossia un panino farcito con milza, accompagnata con caciocavallo o ricotta e condito con limone e pepe tipico del palermitano.

La culla del gelato

Se fate tappa in Sicilia, durante il vostro viaggio gastronomico italiano, dovete letteralmente onorare il gelato! Pare che il gustoso dolce abbia origini siciliane: proprio sull’Isola, ai tempi della dominazione araba, veniva infatti preparata una sostanza che, chiamata sharāb (sorbetto), era molto simile al gelato. Fu poi un siciliano che, nel 1600, perfezionò l’antica ricetta araba dando vita a gelati simili a quelli di oggi.

2. Toscana: buon vino, ricette uniche

Le tradizioni culinarie della Toscana sono così famose che in questa regione vengono organizzati appositi tour gastronomici nonché brevi corsi di cucina che vi permetteranno di mettere letteralmente le mani in pasta! Ad animare il vostro viaggio vi saranno le numerose cantine, nelle quali potrete cimentarvi in degustazioni guidate di ottimi vini locali. E per favorire la digestione, potrete fare due passi attraverso le distese di vigneti ricordando i momenti più belli delle vostre nozze e facendo progetti per il futuro.

I prodotti delle terre toscane

Se desiderate portare a casa qualche prodotto tipico del posto concentratevi sull’olio e sul pecorino, ma anche sul lardo di Colonnata. Tipici di queste terre sono anche i cereali e i legumi con i quali vengono preparate ottime zuppe.

Piatti tipici: la carne è protagonista

Protagonista indiscussa della cucina toscana è la carne. A partire dalla famosissima fiorentina di chianina, prodotta nella Val di Chiana, per proseguire con piatti a base di fagiano, faraona, cappone e coniglio. Il pesce lo si ritrova, invece, nella tipica ricetta del caciucco alla livornese. Da assaggiare anche le celebri zuppe di legumi e cereali, la pappa al pomodoro e il pancotto, una minestra di pane raffermo che affonda le radici nella cucina povera contadina. Tra i dolci: cantucci e zuccotto, castagnaccio e panforte.

Le vie del vino

Cuore pulsante del territorio toscano sono le innumerevoli “vie del vino” che vi permetteranno di conoscere a fondo l’anima di questa solare regione.
Tra i percorsi più famosi da seguire, vi è La Strada del “Chianti dei Colli fiorentini” che si sviluppa lungo 4 percorsi principali, da Scandicci a Fiesole. Oltre ad assaporare ottimo vino, guidati dalla maestria dei produttori, potrete anche dedicarvi alla visita dei tanti castelli, fortezze e ville padronali presenti nella zona.

La sacralità del pane

In Toscana potrete assaggiare il famoso pane senza sale che iniziò a circolare nel XII secolo quando, al culmine della rivalità fra Pisa e Firenze, i pisani applicarono prezzi elevatissimi al cloruro di sodio. Inoltre, pare che anche gli stessi signori di Firenze imposero tasse particolarmente esose per l'uso del sale. La produzione di pane, nonostante l’inacessibilità del sale, però, non si fermò. Nella cultura toscana il pane è infatti sacro tanto che, nei secoli, si è diffusa l’usanza di non buttarlo via e di utilizzarlo anche quando è raffermo. A testimoniarlo è una lunga serie di antiche ricette ancora molto diffuse come la panzanella, la panata, la ribollita, l'acquacotta, la fettunta e il Pan co' santi.

3. Emilia-Romagna: prodotti DOP, DOC e tanta ospitalità

L’Emilia-Romagna vanta una delle più alte concentrazioni di prodotti DOP (Denominazione di Origine Protetta) e DOC (Denominazione di Origine Controllata) d’Italia, oltre a una varietà di tradizioni culinarie incredibile. Ogni provincia ha infatti le sue particolarità, che potrete scoprire seguendo un itinerario che si snoda lungo la via Emilia. Ovunque troverete ospitalità, ottima compagnia, cibo gustoso e buon vino.

I prodotti tipici

Chi non ha mai sentito parlare di Parmigiano Reggiano, prosciutto crudo di Parma, aceto balsamico di Modena, mortadella, salumi piacentini? Queste e molte altre sono infatti le eccellenze emiliano romagnole conosciute in tutto il mondo e pronte da gustare in pranzi smart on the road !

I piatti da non perdere

Per un pasto veloce non fatevi mancare la celebre piadina che, con la tipica forma a mezza luna, può essere farcita con ingredienti differenti. Nella specialità romagnola si prepara con prosciutto crudo, rucola e squacquerone, un formaggio morbido. Tra gli antipasti d’obbligo è lo gnocco fritto emiliano accompagnato da salumi misti mentre, tra i primi, i cappelletti o i tortellini che, specie se cotti in brodo, sono il simbolo della cucina emiliana e romagnola. Per quanto riguarda i secondi, dalla costa all’interno dell’Emilia - Romagna, avrete l’imbarazzo della scelta. Celebre è la scelta di carni per la grigliata, un secondo molto radicato nella cultura culinaria della regione, tra cui vogliamo menzionare la Mora Romagnola.

Alcune peculiarità

A Reggio Emilia, assaggiate l’Erbazzone, una variante della più nota pizza con le verdure della tradizione partenopea, con spinaci e cannella. A Modena da provare è lo zampone mentre a Bologna le tagliatelle al ragù e la tipica trippa. A Ferrara sono da assaporare le lasagne al Forno alla Ferrarese ed il timballo e a Reggio i passatelli cotti in brodo. A Piacenza, oltre ai salumi, non fatevi mancare un buon piatto di pisarei e fasò !

4. Liguria: mari, monti e…. pesto!

In Liguria i sapori del mare si mescolano a quelli della terra, creando un contrasto gustoso e in grado di soddisfare le preferenze di ciascuno. Circondati da dolci paesaggi mozzafiato, i piatti della tradizione ligure incarnano alla perfezione la cucina mari e monti, caratterizzata da aromi unici e fragranze speciali.

Un "must eat" della regione: il pesto alla genovese

Se decidete di raggiungere la Liguria per la vostra luna di miele gastronomica, non potete non assaggiare il pesto, vera prelibatezza tipica della zona. A base del buonissimo basilico DOP, si tratta di un sugo che viene preparato per lo più seguendo l’antica ricetta che prevede l’utilizzo del mortaio. Potrete assaggiare il pesto in primi piatti come le famose trofie ma anche le trenette, lasagne, gnocchi, picagge (simili alle fettuccine) e i mandilli de saea (“fazzoletti di seta”, simili alle sfoglie della lasagna). Il pesto viene utilizzato anche nei testaroli e panigacci del Ponente ligure e sui croxetti, un tipo di pasta dalla forma tonda e piatta, decorata con stampi di legno. Infine, il pesto è un ingrediente base del minestrone alla genovese.

Cosa mangiare e dove: breve tour

Partendo da La Spezia, imperdibile è la mesciua spezzina, una zuppa di cereali e legumi; mentre a Genova, per uno spuntino, sono assolutamente da assaggiare le famose focacce locali, nella variante semplice ma anche in quella col formaggio (molto diffusa a Recco, da cui prendono il nome). Proseguendo lungo la Riviera di Ponente, un piatto cult della tradizione è lo stoccafisso di Badalucco, cotto con funghi, nocciole e pinoli. Ovunque troverete la tipica farinata che, a base di ceci, si presta ad essere gustata come antipasto ma anche come secondo.

Eccellenze gastronomiche

E se siete alla ricerca di alcune chicche gastronomiche, perché non andare a scovare i prodotti unici del territorio ligure? Tra di essi ricordiamo: i fagioli di Badalucco, il carciofo di Perinaldo, l’asparago violetto di Albenga, l’aglio di Vessalico, la castagna di Calizzano e Murialdo, la piccola pesca artigianale del porto di Noli, l’albicocca di Valleggia, la razza bovina cabannina della Val d’ Aveto, il gallo nero della Val di Vara e la tonnarella di Camogli.

5. Piemonte: ricette complesse, ingredienti poveri

La cucina piemontese affonda le sue radici nelle abitudini gastronomiche dei contadini, ma anche nei gustosi abbinamenti che iniziarono ad essere messi a punto alla corte dei Savoia. Così, sui dolci pendii delle colline del cuore del Piemonte, come nelle meravigliose città di questa splendida regione, è possibile gustare piatti diversi tra loro e decisamente peculiari. Alla ricchezza di ricette elaborate e complesse si contrappongono infatti gli ingredienti con i quali vengono realizzate che sono poveri e semplici. Tra di essi ricordiamo il riso, i formaggi, le nocciole, la carne brasata e l’immancabile tartufo. Il tutto accompagnato dagli ottimi vini delle Langhe!

Il tartufo, grande protagonista

Il grande protagonista della cucina piemontese è senza dubbio il tartufo, specialità d’eccellenza del territorio che si trova, nella variante nera, soprattutto nelle zone del Monferrato, delle Langhe, del Roero e nelle colline del sud. Il pregiato tartufo bianco è invece tipico di Alba. Durante la vostra permanenza in Piemonte è quindi d’obbligo assaggiare il piatto locale più famoso della zona a base di tartufo, ossia il risotto.

Piatti tipici

Tra i primi piatti, da gustare sono assolutamente i tradizionali agnolotti piemontesi: piccoli quadrati di sfoglia di pasta all'uovo ripieni di carne arrosto, conditi con burro e salvia o con il ragù. Imperdibili anche le tajarin (tagliatelle all'uovo), il risotto al barolo e la panissa, ossia un particolare risotto cucinato a seconda delle varianti geografiche con i fagioli, carota, verza, cipolla, vino rosso, lardo, sale e pepe. Tra i secondi, Il brasato al Barolo o al Barbera, cotto negli omonimi vini, e l'agnello sambucano, un animale originario della provincia di Cuneo. Infine, la finanziera, un piatto povero che nasce dalle frattaglie di galletti e alcuni bovini.

Piatti unici: due ricette cult

Due sono i piatti unici tipici della tradizione regionale, reperibili soprattutto nei periodi autunnali e invernali. Il primo è la bagna cauda : un preparato a base di olio, aglio e acciughe dissalate che si consuma calda intingendo vari tipi di verdure, cotte e crude. L'altro è il fritto misto alla piemontese composto da carni miste, verdure e qualche pezzo di dolce e di frutta, tutto rigorosamente fritto!

Prodotti caratteristici

Un’altra specialità della zona è il grissino che, nella sua forma lunga e sottile, è uno dei più famosi e diffusi prodotti della gastronomia torinese. Infine, non dimenticate la nocciola del Piemonte, una varietà di nocciola IGP prodotta in alcune aree delle province di Cuneo, Alessandria e Asti, dal sapore delicato e dall’aroma inconfondibile.

Vi è venuto un certo appetito? Bene, cogliete l’occasione per mettere a punto il menù di nozze che assaporerete insieme ai vostri ospiti. A proposito, avete già individuato il catering di matrimonio che fa per voi?

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